Se coltivare la felicità fosse difficile da mettere in pratica e poco piacevole nessuno lo farebbe ma per fortuna non è così. Ecco di seguito le tre regole.

1) Assaporare la vita

Spesso si associa il sapore ed il gusto al cibo ma in realtà nell’arco della giornata ci sono moltissime cose da assaporare oltre alle pietanze. Quando si gusta qualcosa quella cosa finirà per piacerci di più a tal punto che non vorremmo mai smettere di farla.

Bisogna imparare a gustare ogni momento della giornata ad esempio quando facciamo la doccia proviamo ad assaporare l’acqua calda che ci scende dalla testa ai piedi, il rumore del ticchettio dell’acqua, il profumo dello shampoo, i muscoli che si rilassano. Utilizziamo tutti i nostri sensi per godere in pieno questa magnifica esperienza che si chiama “doccia”.

Nella giornata ci sono mille faccende di cui dobbiamo e possiamo godere. Iniziamo a gustarcele una dopo l’altra. Il tempo che ci mettiamo è lo stesso perché quella determinata cosa dobbiamo comunque farla.

2) Gratitudine

Iniziamo ad apprezzare e ad essere grati di ciò che abbiamo. Pensiamo a tutte le cose, le esperienze, le persone a cui e di cui dobbiamo essere grati. Non per forza devono essere importanti o profonde, vanno bene anche quelle piccole che diamo per scontate e sembrano sciocchezze. Ad esempio proviamo ad esser grati al cuscino che ci fa dormire meglio ma non solo a lui. Estendiamo questa gratitudine anche a tutto ciò che ruota intorno a quel cuscino e a tutte le persone che hanno fatto in modo che lo utilizziamo ogni notte quando andiamo a dormire. Quindi grazie all’agricoltore che ha coltivato il cotone, alle api che hanno fatto impollinare il fiore di quella pianta di cotone, all’azienda che ha lavorato la materia grezza, ed ancora grazie a chi ha assemblato il cuscino, a chi lo ha trasportato e così via. Lo so sembra esagerato e sciocco ma tutti questi ringraziamenti sono in grado di alleviare il nostro malumore ed il nostro senso di isolamento facendoci capire che siamo tutti connessi.

3) Auto apprezzamento

Identifichiamo le nostre qualità che più apprezziamo. Ci sono determinate attività che sappiamo fare meglio di altri, tutti primeggiamo in qualcosa. Non dobbiamo cercare qualità da premio Oscar o da Nobel. Semplicemente possiamo essere bravi a riparare attrezzi, a cucinare, ad ascoltare i nostri amici o semplicemente a raccontare barzellette. Facciamo un elenco delle 4/5 cose che facciamo meglio e trascriviamole una ad una evidenziando quanto queste cose facciano del bene agli altri facendoli sentire meglio. Ed anche in questo caso ci renderemo conto che non siamo isolati ma siamo tutti interconnessi infatti noi facciamo bene a qualcuno che a sua volta farà bene a qualcun altro e tutto ciò non potrà che renderci felici.

Mettiamo in pratica ogni giorno queste tre regole per coltivare la felicità, non solo quando siamo tristi ma sempre e vedremo che le nostre giornate e la nostra vita prenderanno una piega diversa.

Buona mente

Massimo


Massimo Lattes

Dopo aver completato gli studi in Statistica Economica e Sociale, ho sviluppato una specializzazione nell'analisi pubblicitaria televisiva. Ho gestito diversi programmi televisivi sia a livello manageriale che editoriale, collaborando con aziende come Il Sole 24 Ore, Rai, Mtv, Sky e Forbes. Tuttavia, il mio interesse si è spostato verso la Psicologia e la Sociologia, con il desiderio di comprender meglio le persone dietro ai dati e numeri statistici. Ho approfondito quindi le mie competenze in Psicologia e Sociologia attraverso studi, letture e partecipazioni a corsi e seminari. Questo interesse mi ha spinto a creare AudiMente, uno spazio in cui condivido riflessioni sul benessere e sulla crescita personale attraverso l’analisi di ricerche di Psicologia Sociale, Psicologia Individuale e Psicologia Cognitivo-Comportamentale.