Dimmi che smartphone usi e ti dirò che personalità hai. Fammi guardare i tuoi lineamenti e ti dirò se sei fedele o meno. Metti una firma qui e ti dirò se sei troppo pieno di te. Dimmi cosa ne pensi degli altri e ti dirò chi sei tu.
No, non sono diventato un cartomante e tanto meno voglio leggerti la mano. A proposito di carte ma l’astrologia funziona davvero? Siamo tutti d’accordo che non c’è bisogno di andare da un mago per capire se il nostro lui o la nostra lei ci amano davvero; bisogna solo vivere più a fondo la nostra relazione e conoscere meglio l’altra persona. Se abbiamo però fretta e necessità di capire meglio chi abbiamo di fronte (ad esempio ad un colloquio di lavoro o ad un incontro galante) possiamo provare a seguire questi 4 metodi scientificamente provati.
1) Cosa ne pensi di Tizio e di Caio? Chiedere a qualcuno cosa ne pensa di qualcun altro ci aiuta a conoscerlo meglio; questo è quello che è stato scoperto in una ricerca presso l’Università del Nebraska.
I ricercatori hanno infatti scoperto che spesso tendiamo a vedere negli altri le nostre qualità e forse ancora di più i nostri difetti. Ad esempio se siamo generosi vedremo gli altri più generosi, se invece siamo egoisti li vedremo più egoisti, ecco infatti cosa afferma il capo progetto dottor Dustin Wood: “Una personalità negativa vedrà negativi anche gli altri infatti la negatività è collegata ad un carattere antisociale, mentre chi vede gli altri positivamente è perché lui stesso è più positivo e soddisfatto della propria vita.”
Pensate che parlare di qualcuno non presente sia solo “spettegolare” e non vada fatto? Sbagliato, infatti i pettegolezzi (quelli positivi mi raccomando) aumentano la nostra autostima.
2) Usi uno smartphone Android oppure iOS (iPhone)? Secondo una ricerca (Istat) di fine 2016 in Italia ben il 93,1% degli over 18 possedeva un cellulare dei quali il 73,1% uno smartphone. Tra i possessori di smartphone il 71,6% utilizzava Android come sistema operativo, il 19,2% un iOS (iPhone) e solo il 7,7% un dispositivo Windows (il restante 1,5% altri sistemi operativi). Qualunque smartphone abbiate mi raccomando non esagerate infatti usarlo troppo fa venire la cosiddetta sindrome dello sguardo basso, non sapete cos’è?
Una ricerca presso l’Università di Lincoln ha scoperto che chi utilizza uno smartphone iOS si differenzia molto da chi invece possiede un Android. Un “androidiano” – tranquilli non è un extraterrestre – è infatti una persona gentile , onesta e umile ma meno estroversa di un “iPhonista”. Sempre a proposito di smartphone, una ricerca condotta dalla psicoterapista canadese Kimberly Moffit per il sito di appuntamenti Match.com, ha scoperto che anche per quanto riguarda gli appuntamenti galanti vi sono grandi differenze tra “androidiani” e “iPhonisti”. Ad esempio chi ha un iPhone è stato definito dai ricercatori come “office romantic” poiché un quarto dei proprietari di iPhone intervistati aveva dichiarato di aver avuto almeno una relazione sentimentale con un proprio collega d’ufficio negli ultimi 5 anni. Mentre se utilizzi un Android allora – secondo i ricercatori – sei un “seducer” poichè il 62% dei proprietari di Android intervistati aveva dichiarato di aver fatto sesso già al primo appuntamento. A proposito di appuntamenti online sapete che chi utilizza Tinder soffre di bassa autostima?
3) A me gli occhi ora!! Cari i miei “iPhonisti romanticoni” quando cercate un partner state però bene attenti ai lineamenti di chi avete di fronte e soprattutto guardatelo/a bene negli occhi!! Infatti una ricerca presso il dipartimento di psicologia dell’Università di Durham ha scoperto che gli uomini con naso largo, mascella squadrata e occhi piccoli sarebbero quelli meno fedeli e lo stesso varrebbe per quelle donne con labbra carnose ed occhi profondi!!
Ed invece perché stiamo spesso alla larga da quelle persone con occhi molto chiari, i cosiddetti occhi glaciali? Perché tali persone sarebbero percepite come fredde, egocentriche e competitive mentre quelle con occhi scuri ci sembrerebbero più solari ed altruiste; questo è quello che hanno evidenziato alcuni ricercatori ell’Università Queensland.
Ecco cosa si nasconde dietro ad un volto.
4) Prego metta una firma qui!! Se non siete ancora riusciti a capire chi avete di fronte beh allora è giunto il momento di farlo firmare; se ci riuscite un assegno in bianco altrimenti basta anche una semplice sigla. Una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica “Journal of Accounting Research” ha infatti scoperto che le persone che fanno una firma grossa hanno anche una personalità “grossa”. I ricercatori hanno infatti analizzato i bilanci di 500 aziende e le firme dei relativi CFO – Chief Financial Officers (direttori finanziari) ed hanno scoperto che la maggior parte di quei CFO che avevano fatto una firma “maestosa” erano anche quelli che avevano nascosto dati finanziari negativi ed anzi avevano esaltato il proprio operato, rivelando quindi una personalità narcisistica.
Buona mente
Il vostro “cartomante” Massimo eheh
Immagine Credit: rickz