Due sconosciuti, un appuntamento, 36 domande, occhi negli occhi: ecco gli ingredienti per farci innamorare.
Nel 1997 il Dottor Arthur Aron dell’Università di New York insieme ai ricercatori Edward Melinat, Elaine N. Aron, Robert Darrin Vallone, Renee J. Bator avevano pubblicato una ricerca dal titolo “The Experimental Generation of Interpersonal Closeness: A Procedure and Some Preliminary Findings” che all’epoca aveva fatto molto scalpore. Lo scopo della ricerca era capire se una serie di domande intime scambiate tra due individui che non si conoscevano avrebbero potuto farli innamorare. Gli studi furono eseguiti su un campione di studenti volontari e, dopo aver costruito le diverse coppie, queste vennero fatte sedere in una stanza vuota dove gli vennero formulate 36 domande a cui ogni coppia doveva rispondere alternandosi; finite le domande (la conversazione non doveva durare più di 45 minuti) i due intervistati dovevano guardarsi negli occhi per quattro minuti.
Una coppia tra tutte quelle formate in laboratorio era convolata a nozze, alcune si erano fidanzate, ma tutti i partecipanti all’esperimento avevano riconosciuto che grazie a queste serie di domande si erano avvicinati molto intimamente al compagno/a dell’esperimento. I ricercatori sostenevano che le domande non garantivano l’assoluta certezza di innamorarsi ma che fornivano sicuramente gli strumenti per potersi innamorare.
Vent’anni dopo, qualche giorno fa, ci ha riprovato la dottoressa Mandy Len Catron della British Columbia University che ha preso spunto per scriverci un articolo sul “New York Times”. La dottoressa Mandy Len Catron infatti ha proposto l’esperimento ad un suo conoscente e, alla fine dell’esperimento, i due si sono innamorati. Pochi giorni dopo l’articolo sul New York Times ci hanno provato anche due giornalisti del “The Guardian”, Bim Adewunmi e Archie Bland, ed anche loro hanno pubblicato un articolo su questa esperienza ma tra di loro però non è scoccata la “fatidica” scintilla (forse perché erano colleghi e si conoscevano già da parecchi mesi).
Visto che un tentativo su due è andato a buon fine ecco di seguito le 36 domande che potrebbero aiutarci ad un primo appuntamento:
1) “Tra tutte le persone al mondo chi inviteresti stasera a cena?”
2) “Ti piacerebbe essere famoso? Perché?”
3) “Prima di fare una telefonata ti capita mai di provare da solo quello che dovrai dire al telefono?”
4) “Come è il tuo giorno perfetto?”
5) “Quale è stata l’ultima volta che hai cantato da solo/a? In compagnia?”
6) “Se potessi vivere fino ai novanta anni, gli ultimi 60 anni preferiresti viverli mantenendo il corpo oppure la testa di un trentenne?”
7) “Hai mai pensato a come morirai?”
8) Dire tre cose che si hanno in comune con il compagno/a di fronte.
9) “Quale è la cosa della tua vita che ti gratifica di più?”
10) “Se potessi cambiare qualcosa nella maniera in cui i tuoi genitori ti hanno cresciuto/a cosa cambieresti?”
11) Raccontare dettagliatamente in 4 minuti la storia della propria vita al compagno/a di fronte.
12) “Potendo scegliere di svegliarti domattina con una nuova qualità o abilità, quale sceglieresti?”
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13) “Se avessi un sfera di cristallo per scoprire qualcosa su te stesso, sul tuo futuro o qualunque altra cosa, cosa vorresti scoprire e sapere?”
14) “Hai qualche sogno nel cassetto? Perché non hai ancora provato a realizzarlo?”
15) “Quale è la cosa più bella o il risultato più importante che hai ottenuto nella tua vita?”
16) “Nella amicizia, secondo te, cosa conta di più?”
17) “Quale è il tuo ricordo più bello?”
18) “Quale è il tuo ricordo più brutto?”
19) “Se sapessi che tra un anno morirai cosa cambieresti nella tua vita?”
20) “Cosa è l’amicizia secondo te?”
21) “Cosa significa l’amore per te?”
22) Elencare 5 qualità che ti piacciono del tuo compagno/a di fronte.
23) “Che rapporto hai con la tua famiglia? Pensi di aver avuto una bella infanzia?”
24) “Hai un buon rapporto con tua mamma?”
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25) Tutte e due i partner dell’esperimento devono dirsi tre frasi usando il noi. Ad esempio: “Noi siamo in questa stanza….”
26) Completare questa frase: ”Mi piacerebbe avere qualcuno con cui poter condividere…”
27) Dire al proprio compagno/a di fronte alcune cose molto importanti riguardanti se stessi.
28) Dire al proprio compagno/a di fronte cosa piace di lui/lei. Essere onesti nel dire ciò.
29) Raccontare al proprio compagno/a di fronte qualcosa di davvero imbarazzante che è accaduto nella propria vita.
30) “Quando è stata l’ultima volta che hai pianto di fronte a qualcuno? E da solo/a?”
31) Sottolineare qualcosa che piace molto del compagno/a di fronte.
32) “Esiste qualcosa che secondo te non ci si può scherzare sopra?”
33) “Mettiamo il caso che morissi stanotte, c’è qualcosa che rimpiangeresti di non aver detto a qualcuno?”
34) “Mettiamo il caso che la tua casa prendesse fuoco e puoi solo portare fuori una cosa o un oggetto. Cosa salveresti e perché?”
35) “Quale è la persona della tua famiglia per cui soffriresti di più se dovesse morire?”
36) Condividere un problema personale con il compagno/a di fronte e chiedergli/le un aiuto sul come risolverlo.
Buona mente e buon primo appuntamento.
Massimo
Credit Immagine: E’ole Wind
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