L'Equazione della felicità ok

Dei ricercatori inglesi hanno elaborato una formula matematica che riesce a predire, momento per momento, quando e quanto saremo felici.

Ma sarà vero oppure è cartomanzia, fantascienza o ancor meglio fantapsicologia? È tutto vero infatti una ricerca presso la facoltà di Psichiatria dell’Università di Londra ha dapprima elaborato e poi testato questa equazione su un campione di più di 18.000 persone di tutto il mondo scoprendo che la felicità dipende si dal momento in cui ci troviamo (godersi il presente, fare sempre nuove esperienze, vivere come se non ci fosse un domani, ecco alcuni esempi per essere felici) ma soprattutto dalle aspettative che ci facciamo del futuro in quel determinato momento.

Questa ricerca, unica nel suo genere, contraddirebbe quello che avevano evidenziato ricerche precedenti che invece sostenevano che la felicità fosse totalmente dipendente dagli avvenimenti del passato e del presente.

I ricercatori, che hanno analizzato le vincite e perdite di un famoso gioco su smartphone, hanno notato che le persone che vincevano cifre in denaro non diventavano più felici ma invece la loro felicità dipendeva interamente dalle aspettative che si facevano delle vincite future.

Il capo progetto dottor Robb Rutledge infatti così afferma: Ci aspettavamo che i premi e le vincite avrebbero influenzato la felicità dei nostri 18.420 volontari ma ci siamo sorpresi quando abbiamo capito che a renderli più felici non erano le vincite bensì le aspettative di future vincite. Nella vita di ognuno di noi i benefici e la felicità che otteniamo facendo alcune scelte rispetto ad altre – ad esempio iniziare un nuovo lavoro o sposarci – durano per un determinato periodo ma poi inevitabilmente vanno a scomparire, invece le aspettative – se ben dosate – possono mantenere alta la nostra felicità.“

I ricercatori hanno quindi formulato un’equazione matematica legata al tempo, agli avvenimenti e alle aspettative che consentirebbe appunto di prevedere la felicità in base agli effetti combinati dei diversi eventi passati e presenti che andrebbero ad influenzare appunto le aspettative di eventi futuri.

Il dottor Robb Rutledge infatti afferma: “La nostra vita è piena di aspettative, è praticamente impossibile prendere delle decisioni senza basarci sulle aspettative che abbiamo del futuro. Ad esempio non possiamo decidere dove andare a mangiare senza avere delle aspettative su quale sia il ristorante in cui ci troviamo meglio. Ci è sempre stato detto che più aspettative ci facciamo più saremo delusi e quindi infelici e la nostra ricerca non fa altro che dimostrare questa tesi; infatti più basse sono le aspettative in merito ad un evento più sarà probabile che l’evento supererà tali aspettative rendendoci quindi anche più felici. ”

Recentemente l’equazione è stata rivista e rielaborata. Infatti, in una ricerca pubblicata pochi giorni fa, il Dottor Rutledge ha scoperto che, oltre alle aspettative, ad influenzare la nostra felicità vi sarebbero anche le relazioni con chi ci sta attorno e la loro felicità o meno (le relazioni oltre a renderci felici ci fanno vivere meglio ed anche più a lungo). Il dottor Robb Rutledge infatti così conclude: La nostra nuova equazione può predire esattamente quando e quanto saremo felici non solo grazie alle nostre aspettative ma anche grazie a quanto succede alle persone intorno a noi e a come ci relazioniamo con loro infatti più saremo generosi con loro più saremo felici e meno invidiosi.”

Ecco l’equazione della felicità:

formula della felicità

*se volete sapere cosa rappresentano i diversi simboli che non sono altro che le incognite ed i parametri leggete la ricerca in lingua originale.

Non solo la generosità, ma anche la gratitudine ci rende più felici.

Buona mente

Massimo

Image Credit: Ray MacLean

 

 


Massimo Lattes

Dopo aver completato gli studi in Statistica Economica e Sociale, ho sviluppato una specializzazione nell'analisi pubblicitaria televisiva. Ho gestito diversi programmi televisivi sia a livello manageriale che editoriale, collaborando con aziende come Il Sole 24 Ore, Rai, Mtv, Sky e Forbes. Tuttavia, il mio interesse si è spostato verso la Psicologia e la Sociologia, con il desiderio di comprender meglio le persone dietro ai dati e numeri statistici. Ho approfondito quindi le mie competenze in Psicologia e Sociologia attraverso studi, letture e partecipazioni a corsi e seminari. Questo interesse mi ha spinto a creare AudiMente, uno spazio in cui condivido riflessioni sul benessere e sulla crescita personale attraverso l’analisi di ricerche di Psicologia Sociale, Psicologia Individuale e Psicologia Cognitivo-Comportamentale.