Famiglia felice SpA

Per avere una famiglia felice: verificare se il bilancio della felicità familiare è in attivo o in passivo, definire quindi una mission familiare, organizzare delle riunioni con lo staff familiare, gestire i conflitti familiari interni e condividere i momenti familiari difficili passati.

La parola al… Dottor Bruce Feiler esperto in problemi familiari che ha scritto il best seller: The Secrets of Happy Familiesin cui spiega come far diventare la propria famiglia più felice e lo fa in una maniera particolare, tutta sua, cioè paragonando la famiglia ad una sorta di azienda la cui mission principale non è aumentare il fatturato – la ricchezza – bensì migliorare le relazioni tra i familiari; ecco perché, secondo il Dottor Feiler, i genitori dovrebbero diventare una sorta di AD – Amministratori Delegati – o CEO dell’azienda famiglia.

Di seguito quello che suggerisce il Dottor Bruce Feiler nel suo libro The Secrets of Happy Families per amministrare bene la propria Famiglia Felice S.p.A.

1) Fare il bilancio della felicità ed iniziare da subito a lavorare per aumentare le entrate di felicità

Tutti vorrebbero avere una vita familiare più felice, ma quanto tempo e quanto lavoro ci dedicano veramente? Sappiamo che se vogliamo migliorare la nostra professione dobbiamo lavorare sodo, se vogliamo migliorare la nostra relazione sentimentale dobbiamo dedicare più tempo al nostro partner, e allora perché non lo facciamo anche con la nostra famiglia? Se ci impegniamo a migliorare le relazioni e i rapporti all’interno della nostra famiglia allora possiamo renderla davvero più felice.”

2) Avere una mission strategica e degli obiettivi di felicità

Prendetevi del tempo per capire chi è la vostra famiglia, che valori avete e quali sono i vostri obiettivi. Parlatene con i vostri figli e dite: “ Ok, questi sono i nostri valori, questa è la famiglia che siamo e quella è la famiglia che vorremmo essere.” Insomma decidete voi cosa volete diventare e quali obiettivi darvi. Avere degli obiettivi significa che quando in famiglia c’è qualcosa che non va dovete fare e dire così: “ Avevamo deciso di essere una famiglia che si diverte giusto? Ci siamo divertiti recentemente? No, e allora facciamolo subito!! Andiamo al bowling, a fare una passeggiata o a pattinare.”

3) Organizzare regolarmente delle riunioni di felicità con lo staff

Io e la mia famiglia, ad esempio, una volta alla settimana mangiamo assieme e ci poniamo queste tre domande: “Cosa è andato bene questa settimana? Cosa storto? Cosa fare per migliorare la settimana che viene?”

Mangiare assieme ai propri genitori è molto utile per una crescita sana dei bambini, infatti una ricerca dell’Università del Michigan (durata dal 1981 al 1997) ha scoperto che più pasti i bambini facevano insieme ai loro genitori più avevano dei bei voti a scuola e meno problemi di relazione con compagni ed insegnanti.

Ma se proprio non riusciamo a mangiare con i nostri figli, allora dobbiamo trovare almeno 10 minuti al giorno per parlare con loro. Di solito i genitori parlano per i 2/3 delle conversazioni e questo non va bene per niente, quindi per prima cosa evitate di parlare voi e lasciate più spazio ai vostri figli.”

4) Gestire i litigi e le discussioni che minano la felicità

Come possiamo risolvere per il meglio i litigi che normalmente nascono in famiglia? Per prima cosa separate le persone coinvolte, fatele prendere coscienza di quello che sta succedendo e poi fatele allontanare; questo serve per ridurre le emozioni negative come ad esempio la rabbia. A questo punto chiedete ai vostri figli o a coloro che stanno litigando (N.d.A. vale anche per i genitori nel caso siano loro a litigare) di pensare a tre proposte da fare alla controparte e fategliele enunciare di persona. I contendenti , dialogando, dovrebbero cercare di trovare la proposta migliore che venga incontro a tutti per poter costruire il cosiddetto ponte d’oro che porta alla soluzione del confitto.”Tecniche prese a prestito dall’esperto di negoziazioni Wlliam Ury autore del bestseller Getting To Yes .

5) Analizzare i bilanci di felicità passati

Una ricerca elaborata presso l’Università Emory di Atlanta ha dimostrato che i bambini, a cui erano state riferite le disavventure accadute ai loro genitori e nonni, avevano aumentato la propria autostima rispetto ai bambini a cui non erano state menzionate tali disavventure. Infatti raccontare ai propri figli le sfide e i problemi familiari passati gli fa capire che in futuro anche loro potrebbero avere di questi momenti difficili ma che li potranno superare come già li hanno superati in passato i loro parenti.”

Buona mente e buona famiglia felice.

Massimo

Image Credit: Emergency Brake


Massimo Lattes

Dopo aver completato gli studi in Statistica Economica e Sociale, ho sviluppato una specializzazione nell'analisi pubblicitaria televisiva. Ho gestito diversi programmi televisivi sia a livello manageriale che editoriale, collaborando con aziende come Il Sole 24 Ore, Rai, Mtv, Sky e Forbes. Tuttavia, il mio interesse si è spostato verso la Psicologia e la Sociologia, con il desiderio di comprender meglio le persone dietro ai dati e numeri statistici. Ho approfondito quindi le mie competenze in Psicologia e Sociologia attraverso studi, letture e partecipazioni a corsi e seminari. Questo interesse mi ha spinto a creare AudiMente, uno spazio in cui condivido riflessioni sul benessere e sulla crescita personale attraverso l’analisi di ricerche di Psicologia Sociale, Psicologia Individuale e Psicologia Cognitivo-Comportamentale.