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In Italia come siamo messi con la felicità? Nella classifica dei paesi più felici al mondo l’Italia si trova al 50esimo posto ed è al terzultimo posto tra quelle peggiorate negli ultimi 10 anni.

Meno 4 giorni all’EXPO Milano 2015 dove l’Italia ospiterà 140 nazioni per parlare di nutrizione eco-sostenibile ma ci siamo mai chiesti quale tra questi paesi sia quello in cui si vive meglio perché più felici?

Ogni anno viene pubblicata una ricerca “The World Happiness Report” in cui si analizza la qualità di vita nelle diverse nazioni e di conseguenza la felicità delle popolazioni ivi residenti. La ricerca  The World Happiness Report 2015 è stata elaborata dal Network di Sviluppo Soluzioni Sostenibili – Sustainable Development Solutions Network – SDSN ed è stata sviluppata dai seguenti ricercatori:

Jeffrey Sachs – Direttore dell’Istituto della Terra dell’Università Columbia

Richard Layard – Direttore del Programma sulla Qualità di Vita presso il Centro della Crescita Economica di Londra

John F. Helliwell dell’Università British Columbia e dell’istituto Canadese per le Ricerche Avanzate

La ricerca contiene analisi in diversi campi da quello economico a quello psicologico passando per il sociale e descrive come la qualità di vita di un paese, e quindi la felicità della popolazione che vi risiede, possano essere utilizzate per verificare lo stato di progresso economico/sociale di un paese.

Il professore Jeffrey Sachs infatti così descrive la ricerca:

L’aspirazione di ogni paese è la prosperità dei propri cittadini, e la nostra ricerca tenta di dare alcuni suggerimenti su come ottenere tale prosperità; non bisogna parlare solo di denaro però ma anche di benessere, onestà, fiducia e ovviamente di salute”.

I paesi in cui si sono riscontrati i massimi livelli di felicità tra la popolazione sono i seguenti:

1) Svizzera

2) Islanda

3) Danimarca

4) Norvegia

5) Canada

Ma dove si trova l’Italia? Al 50esimo posto, ad un terzo della classifica, subito dopo Ecuador e Baharain e prima della Bolivia. Anno dopo anno la felicità di noi italiani si è erosa e Italia è scesa di classifica perdendo il primato di bel paese in cui si vive bene. I ricercatori hanno inoltre voluto fare un confronto tra come fosse cambiata la qualità di vita, e quindi la felicità, prima e dopo la crisi degli ultimi anni. Hanno infatti confrontato la felicità delle nazioni negli anni 2012-2014 con quella degli anni 2005-2007. In alcuni paesi come Nicaragua Ecuador e Zimbabwe, che si trovano ai primi tre posti in classifica, la qualità di vita e quindi la felicità sono nettamente migliorate mentre negli ultimi posti ritroviamo le nazioni che più hanno sofferto a causa  della crisi e queste nazioni sono l’Italia, l’Egitto ed ovviamente la Grecia ultima in classifica.

Delle 158 nazioni analizzate dai ricercatori l’Italia è la terzultima nazione in cui la qualità di vita è peggiorata negli ultimi 10 anni, e questo è un dato che ci deve far riflettere molto ma soprattutto deve far riflettere chi ci governa.

I ricercatori infatti sostengono che:

La nostra ricerca sulla felicità delle nazioni ci fa capire che dobbiamo investire molto sulla felicità dei nostri bambini affinché crescano e diventino adulti indipendenti e produttivi ma allo stesso tempo felici e solo così possono contribuire alla crescita economica e sociale del paese in cui vivono. Chi ci governa deve mettere al primo posto la qualità di vita dei propri cittadini. Noi ci auguriamo che, leggendo questa analisi, chi ci governa capisca cosa davvero è importante per la crescita di una nazione. I paesi con un forte capitale sociale ed istituzionale non solo sono in grado di far star bene la propria popolazione, ma sono anche i più forti a contrastare le crisi economiche”.

Buona mente e nonostante tutto buona Italia.

Massimo

Immagine Credit: Paolo Margari


Massimo Lattes

Dopo aver completato gli studi in Statistica Economica e Sociale, ho sviluppato una specializzazione nell'analisi pubblicitaria televisiva. Ho gestito diversi programmi televisivi sia a livello manageriale che editoriale, collaborando con aziende come Il Sole 24 Ore, Rai, Mtv, Sky e Forbes. Tuttavia, il mio interesse si è spostato verso la Psicologia e la Sociologia, con il desiderio di comprender meglio le persone dietro ai dati e numeri statistici. Ho approfondito quindi le mie competenze in Psicologia e Sociologia attraverso studi, letture e partecipazioni a corsi e seminari. Questo interesse mi ha spinto a creare AudiMente, uno spazio in cui condivido riflessioni sul benessere e sulla crescita personale attraverso l’analisi di ricerche di Psicologia Sociale, Psicologia Individuale e Psicologia Cognitivo-Comportamentale.

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