La Felicità  in 4 punti

Ecco la felicità: fare quello che ci fa star davvero bene, godersi il presente, fare sempre nuove esperienze, vivere come se non ci fosse un domani.

Questo è il primo articolo di una serie che chiamerò La Parola a… in cui verranno tradotte parti di alcune interviste e/o parti tratte da alcuni libri di personalità del mondo della Psicologia e della Comunicazione che ci aiuteranno a comprendere meglio quello strumento di comunicazione che è la nostra mente. Iniziamo con La parola a… Dottoressa Sonja Lyubomirsky docente di Psicologia dell’Università Riverside in California esperta di felicità che ha scritto due best seller The How of Happiness e The Myths of Happinessin cui da alcuni consigli su come trovare la felicità.

1) Capire cosa mi fa bene e cosa è davvero importante per me e farlo

Bisogna trovare la strategia (per stare meglio) che funziona meglio per noi. Bisogna fare qualcosa che ci si sente di fare, qualcosa che si vuole provare a fare, qualcosa che ci piacerebbe poter fare. Per me è vivere in pieno quello che faccio gustandomelo. Così quando sto con i miei figli mi godo in pieno quei momenti e non penso a quello che devo fare il giorno dopo. Ognuno può scegliere quello che vuole. Per qualcuno potrebbe essere iniziare una nuova attività sportiva mentre per qualcun altro potrebbe essere uscire con un amico che non sente da un po’. Bisogna scegliere qualcosa che si vuole fare e poi avvicinarsi ad essa pian piano”.

2) Carpe Diem – Vivere momento per momento

Non sono felice ora, ma lo sarò quando avrò un bambino, quando mi trasferirò in una nuova città, quando farò quel lavoro …solo allora sarò felice. In realtà la nostra felicità è già dentro di noi e quindi le persone che non sono felici con il loro attuale lavoro, nella loro attuale casa probabilmente non lo saranno neanche con un nuovo lavoro o nella loro futura casa dei sogni. Noi ci spostiamo da un lavoro all’altro, ma siamo sempre noi, non cambia nulla. La maggior parte delle persone non ne è consapevole e non è neanche consapevole che dopo un po’ ci adatteremo (al nuovo lavoro o alla nuova casa). Si è vero, quel nuovo lavoro o quella casa dei sogni ci renderanno felici, ma non lo saremo per sempre perché prima o poi ci adatteremo e tutto tornerà come prima”.

3) Cercare di fare sempre qualcosa di nuovo per non adattarsi allo routine

Fare cose nuove, variare e sorprenderci possono impedire o almeno rallentare il nostra adattamento alla routine. Ad esempio quando ci sposiamo la felicità per entrambi i partner aumenta. Studi dimostrano che impieghiamo circa due anni per tornare ai livelli di felicità che avevamo prima del matrimonio. Questo non significa che non siamo soddisfatti del nostro matrimonio, ma significa che ci siamo adattati e ci siamo abituati ad esso. Ecco perché dobbiamo introdurre alcune novità o sorprese. Fate cose diverse con il vostro partner che porteranno ogni volta a sorprese diverse. Apritevi a nuove opportunità, sfide, imparate cose nuove, conoscete persone nuove prendetevi pure dei rischi”.

4) Vivere come se fosse l’ultimo mese

Abbiamo detto ad alcuni studenti dell’Università George Mason in Virginia di immaginarsi che quello fosse l’ultimo mese che avrebbero vissuto in Virginia per poi trasferirsi in un’ altra località e quindi di iniziare a fare quelle cose che avrebbero sempre voluto fare ma non avevano mai fatto. Gli studenti iniziarono quindi a stare di più con gli amici e con le famiglie ecc. ecc. Il benessere e le emozioni positive in questi studenti aumentarono vertiginosamente e gli stessi risultarono di gran lunga più felici rispetto a quando avevano iniziato l’esperimento”.

Buona mente e buona felicità.

Massimo

Immagine Credit: Maria Artigas


Massimo Lattes

Dopo aver completato gli studi in Statistica Economica e Sociale, ho sviluppato una specializzazione nell'analisi pubblicitaria televisiva. Ho gestito diversi programmi televisivi sia a livello manageriale che editoriale, collaborando con aziende come Il Sole 24 Ore, Rai, Mtv, Sky e Forbes. Tuttavia, il mio interesse si è spostato verso la Psicologia e la Sociologia, con il desiderio di comprender meglio le persone dietro ai dati e numeri statistici. Ho approfondito quindi le mie competenze in Psicologia e Sociologia attraverso studi, letture e partecipazioni a corsi e seminari. Questo interesse mi ha spinto a creare AudiMente, uno spazio in cui condivido riflessioni sul benessere e sulla crescita personale attraverso l’analisi di ricerche di Psicologia Sociale, Psicologia Individuale e Psicologia Cognitivo-Comportamentale.

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