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Per  un leader è più importante apparire  in forma (immagine che trasmette) piuttosto che apparire intelligente (la sua reale intelligenza).

E’ ormai universalmente  riconosciuto quanto l’immagine possa influenzare la scelta di un candidato politico piuttosto che un altro candidato  e questo i nostri politici lo sanno fin troppo bene ma quanto contasse apparire in forma piuttosto che intelligente  non se lo era mai chiesto nessuno.     Una ricerca   pubblicata sulla rivista online   Frontiers in Human Neuroscience dal titolo: A face for all seasons: Searching for context-specific leadership traits and discovering a general preference for perceived health condotta dal capo progetto Dottor Brian Spisak   dell’Università VU di Amsterdam con i ricercatori Nancy M. Blaker, Carmen E. Lefevre, Fhionna R. Moore e Kleis F. B. Krebbers ha dimostrato che per i leader aziendali (CEO o amministratori delegati)  è molto più importante apparire in forma e in salute  piuttosto che apparire intelligenti.

Il capo progetto Dottor Brian Spisak  infatti afferma che:

“Nella nostra ricerca abbiamo dimostrato che a degli aspiranti leader conviene sempre apparire in forma e in salute, questo spiega come mai politici e amministratori delegati spendano molte risorse, tempo e denaro per migliorare  la loro immagine. Se si vuole esser scelti per una posizione da leader,  sembrare intelligenti è  utile solo per alcuni ruoli particolari come per esempio per ruoli legati alla negoziazione; infatti   apparire in forma è una qualità che vale in tutti i contesti e serve in tutte le situazioni in cui sia necessario un leader”.

Il campione era composto da 148 individui – suddivisi equamente in uomini e donne – ai quali venne chiesto di immaginare  di selezionare degli   amministratori delegati per diverse aziende e di doverli scegliere ,volta per volta, tra due foto di due diversi candidati.

A seconda dell’azienda a cui doveva essere attribuito un amministratore delegato venivano definiti alcuni requisiti che il potenziale candidato doveva rispettare che ad esempio potevano essere: competitività, negoziazione, leadership, supervisione, comunicatività etc. etc.

In realtà per tutte le scelte, entrambe le foto erano della medesima persona la cui faccia era stata debitamente ritoccata con il computer affinché sembrasse più o meno intelligente e più o meno in forma e in salute.

I risultati furono sorprendenti perché opposti  a quanto i ricercatori avrebbero immaginato infatti  vennero di gran lunga  preferite le foto in cui i  candidati (in realtà sempre lo stesso, debitamente ritoccato al computer)  risultavano più in forma piuttosto che più intelligenti. Infatti il 69% dei partecipanti alla ricerca preferì   le foto che rappresentavano un candidato in salute  rispetto alle foto che rappresentavano un candidato  intelligente e soltanto in due casi fu preferito un candidato più intelligente   ed erano i casi in cui alla presunta azienda serviva un amministratore delegato che avesse qualità di negoziatore e di inventiva nel cercare nuovi mercati profittevoli.

Il capo progetto Dottor Brian Spisak  conclude dicendo che:

“La preoccupazione per delle possibili malattie influisce nella scelta di  candidati  ecco perché quelli che appaiano più attraenti risultano essere quelli preferiti. L’attrattività  di un possibile candidato è per lo più influenzata dalla sua forma fisica e salute; infatti  avere dei leader in forma è molto importante per  la vitalità del gruppo che andranno a gestire”.

Buona mente

Massimo

Image Credit: The Bush Center

 


Massimo Lattes

Dopo aver completato gli studi in Statistica Economica e Sociale, ho sviluppato una specializzazione nell'analisi pubblicitaria televisiva. Ho gestito diversi programmi televisivi sia a livello manageriale che editoriale, collaborando con aziende come Il Sole 24 Ore, Rai, Mtv, Sky e Forbes. Tuttavia, il mio interesse si è spostato verso la Psicologia e la Sociologia, con il desiderio di comprender meglio le persone dietro ai dati e numeri statistici. Ho approfondito quindi le mie competenze in Psicologia e Sociologia attraverso studi, letture e partecipazioni a corsi e seminari. Questo interesse mi ha spinto a creare AudiMente, uno spazio in cui condivido riflessioni sul benessere e sulla crescita personale attraverso l’analisi di ricerche di Psicologia Sociale, Psicologia Individuale e Psicologia Cognitivo-Comportamentale.

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