La musica ci può aiutare a combattere la depressione, ad avere più autostima e fiducia in noi stessi, a far nascere un amore o anche a migliorare una relazione già esistente e.. molto altro ancora.
Nel febbraio 1999 il cantautore romano Max Gazzè lanciò a Sanremo la canzone dal titolo: “Una musica può fare” piazzandosi all’ottava posizione ma fu da subito un successo di pubblico divenendo una delle canzoni più trasmesse in radio. Gazzè cantava: “..una musica può fare.. salvarti sull’orlo del precipizio…” ed infatti non si sbagliava perché la musica effettivamente è in grado di fare moltissimo. Ad esempio una ricerca, condotta tra l’Inghilterra e la Finlandia su un campione di 2.436 volontari, ha evidenziato quanto sia efficace utilizzare la musica triste in ambito terapeutico; infatti ascoltando questo tipo di musica le persone si sentono confortate e riescono ad esprimere meglio i propri sentimenti ed emozioni positive o negative che siano – nella fattispecie furono più le emozioni di gioia piuttosto che di tristezza ma comunque sempre di conforto – .
Una ricerca condotta presso l’Università Queen’s di Belfast, ha seguito per tre anni 251 adolescenti tra gli 8 e i 16 anni. Il campione di adolescenti, con problemi di depressione, fu diviso in due gruppi: al primo vennero somministrate le cure “abituali” del caso (farmaci e sedute di psicoterapia) mentre al secondo gruppo, oltre alle stesse cure “abituali” del primo gruppo, vennero anche prescritte delle sedute di musicoterapia. Ma che cosa è la musicoterapia?
La musicoterapia è una modalità di approccio alla persona che utilizza la musica e/o il suono come strumento di comunicazione non-verbale, per intervenire a livello educativo, riabilitativo o terapeutico. La musicoterapia consiste nell’utilizzo di diversi elementi musicali, quali il ritmo, l’armonia, la melodia ed il suono in un procedimento che si propone di agevolare la relazione, la comunicazione e l’espressione del paziente allo scopo di portare a compimento le sue necessità sociali, cognitive ed emozionali. Grazie alla musicoterapia il paziente è quindi in grado di aprirsi al mondo esterno comunicando le proprie emozioni. Il soggetto infatti, grazie alla musica, ha la possibilità non solo di percepire le proprie sensazioni, ma anche di mostrarle agli altri, comunicandole ed esternandole attraverso un linguaggio non verbale. – Lo sapevate che ascoltare della musica insieme a “Il vostro Lui” o “Alla vostra Lei “ contribuisce enormemente a far scattare quel colpo di fulmine da voi tanto desiderato?
Tornando alla ricerca condotta presso la Queen’s University di Belfast la musicoterapia consisteva ad esempio nel chiedere agli adolescenti di suonare una nota musicale oppure di scrivere una canzone e successivamente cantarla.
Dopo tre anni di studi ed esperimenti i ricercatori si resero conto che gli adolescenti che avevano partecipato alle sedute di musicoterapia avevano ridotto il loro stato di depressione maggiormente rispetto a quegli adolescenti che non le avevano seguite, migliorando inoltre anche la loro autostima e le loro capacità di relazionarsi con il prossimo.
La dottoressa Ciara Reilly, coautrice della ricerca e responsabile del centro di musicoterapia irlandese così afferma: “La musicoterapia viene sempre più usata per curare bambini ed adolescenti in difficoltà ma questa è la prima volta che la sua efficacia viene comprovata da studi clinici. Questa ricerca ci fa capire quanto la musica sia importante per curare certi tipi di forme di depressione ed ansia.”
Una musica può fare.. migliorare la qualità di vita anche delle persone anziane che soffrono d’ansia, solitudine e depressione. Una ricerca inglese ha infatti dimostrato quanto l’ascoltare della buona musica o semplicemente il cantarla siano in grado di rilassare e distrarre gli anziani riducendo quindi la loro ansia e depressione.
Una musica può fare.. rilassare e rasserenare come è stato dimostrato anche da un’altra ricerca effettuata questa volta su un campione sottoposto a delle cure palliative.
I ricercatori suddivisero il campione in due sottogruppi, al primo venne somministrata una forma di terapia di rilassamento orale mentre il secondo venne sottoposto a delle sessioni di musicoterapia facendogli ascoltare ad esempio della musica rilassante. Anche in questo studio coloro che avevano ascoltato della musica erano più rilassati rispetto a coloro che avevano seguito l’altro tipo di terapia.
Ma i pazienti non erano solo più rilassati, erano anche più energici e meno stanchi; infatti secondo i ricercatori ascoltare della buona musica, oltre appunto a rilassarci, riesce anche a toglierci un po’ di fatica; a questo proposito ecco le canzoni che più sono in grado di trasmetterci quella “carica vincente” che ci aiuta a superare qualunque gara od esame.
Buona mente e buona “carica vincente” ascoltando cosa “una musica può fare” per noi.
Massimo
Image Credit: Nick Harris