Babbo Natale stressato

Come possiamo vivere in maniera più serena il Natale? Perché in questi giorni abbiamo tutti una sfrenata voglia di fare acquisti? Cosa è meglio regalare e cosa no? Ma Babbo Natale è davvero stressato?

In questi giorni milioni di persone stanno vivendo la magia del Natale che per alcuni può essere vista come la nostalgia nel tornare bambini per qualche ora, per altri il profumo dei piatti tipici di queste feste, e per altri ancora il rivedere persone amate; insomma a ciascuno la propria magia del Natale ma vi sono anche moltissimi che invece questa magia proprio non riescono a vederla, anzi. Una ricerca dell’Università di Copenaghen, pubblicata in questi giorni, è riuscita ad isolare, grazie a delle risonanze magnetiche, quelle aree del cervello a cui sono associate tutte quelle belle sensazioni ed emozioni tipiche della magia del Natale. Gli autori hanno evidenziato quanto queste aree cerebrali siano più sviluppate in coloro che credono nella magia del Natale rispetto a coloro che non ci credono affatto. Ma, magia di Natale a parte, cosa possiamo fare per poter vivere questi giorni in maniera più serena, o almeno meno stressante possibile? Una ricerca, avente come campione un centinaio di nuclei familiari di culture diverse, ha fatto un questionario dove chiedeva alle famiglie quanto felici fossero durante il Natale. I ricercatori hanno scoperto che erano più felici quelle famiglie che vivevano il Natale come una festività spirituale da condividere con i propri cari rispetto a quelle che vedevano il Natale solo come una festa prettamente materialista e consumistica dove scambiarsi dei doni. Ma ahimè, o per fortuna, non possiamo rinunciare a tutti i regali; qualche regalo dobbiamo pur farlo, ma siamo proprio sicuri che sarà quello giusto e che piacerà? Una ricerca, presso l’Università British Columbia a Vancouver, afferma che gli uomini e le donne hanno reazioni diverse nel ricevere i regali che non piacciono. Le donne, pur di non compromettere una relazione, dicono che il regalo è di loro gradimento; invece gli uomini reagiscono più “di pancia” e, senza pensarci due volte, dicono che il regalo non è piaciuto – alla faccia della diplomazia -.

Ok, allora cosa regalare ad un amico o fidanzato? Sicuramente non del denaro. Infatti una ricerca  ha dimostrato che regalare una busta con dentro del denaro potrebbe offendere chi la riceve perché, oltre a dimostrare poca intimità tra i due, farebbe sentire colui che la riceve di uno status sociale inferiore rispetto a chi da i soldi (“Ma chi pensa di essere a darmi dei soldi? Non mi conosce bene, non sa cosa mi piace e pensa di risolvere il tutto dandomi dei soldi?”).

Se invece il livello di intimità è alto, cioè si conosce bene la persona a cui si vuole fare un regalo, allora ci risulta “abbastanza” facile (abbastanza perché mancano solo due giorni a Natale e non so ancora cosa regalare ai miei genitori) trovare il regalo giusto. In questo caso fare un regalo diventa molto più appagante che riceverlo e questo è quanto emerge da una ricerca pubblicata recentemente. L’autrice di questa ricerca, la Psicologa clinica Dottoressa Emily Ansell, sostiene che questo comportamento del dare più che del ricevere (non solo relativamente ai regali di Natale ma come stile di vita) può aiutarci a combattere lo stress quotidiano soprattutto in questi giorni di feste in cui molti si sentono più stressati del solito.

Non è che forse siamo anche un po’ stressati a causa di tutta questa “tipica” atmosfera natalizia che ci viene propinata già da qualche settimana? Dai film e telefilm sul Natale in tv e al cinema ai Babbi Natale ed alberi di Natale nei negozi, dalle canzoni di Natale nelle metropolitane e radio alle pubblicità dei prodotti alimentari tipici del Natale siamo continuamente bombardati da tutta questa atmosfera “tipicamente” natalizia che poco però ha a che fare con il vero significato del Natale. Infatti una ricerca americana già 10 anni fa denunciava come tutta questa atmosfera “tipicamentenatalizia altro non servisse che a far aumentare la nostra propensione agli acquisti.

Ma per fortuna c’è Babbo Natale che ha già pensato a tutti i regali e quindi ci fa stressare di meno. Ma a lui chi ci pensa? Una ricerca presso l’Università di Gothenburg in Svezia mette in dubbio l’esistenza di Babbo Natale dicendo che, se esistesse davvero, dovrebbe essere molto stressato dovendo consegnare più di 152 milioni di regali in 24 ore ed avrebbe anche seri problemi cardiocircolatori a causa di tutti quei dolciumi che gli vengono offerti durante le consegne nella notte di Natale. Ma crediamo di più alla scienza o a Babbo Natale?

Buon Natale a tutti e grazie alle moltissime mail di supporto che mi avete mandato in questo primo anno di vita di AudiMente.

Buona mente

Massimo

Image Credit: Luca Rossato


Massimo Lattes

Dopo aver completato gli studi in Statistica Economica e Sociale, ho sviluppato una specializzazione nell'analisi pubblicitaria televisiva. Ho gestito diversi programmi televisivi sia a livello manageriale che editoriale, collaborando con aziende come Il Sole 24 Ore, Rai, Mtv, Sky e Forbes. Tuttavia, il mio interesse si è spostato verso la Psicologia e la Sociologia, con il desiderio di comprender meglio le persone dietro ai dati e numeri statistici. Ho approfondito quindi le mie competenze in Psicologia e Sociologia attraverso studi, letture e partecipazioni a corsi e seminari. Questo interesse mi ha spinto a creare AudiMente, uno spazio in cui condivido riflessioni sul benessere e sulla crescita personale attraverso l’analisi di ricerche di Psicologia Sociale, Psicologia Individuale e Psicologia Cognitivo-Comportamentale.