Le persone ottimiste che vedono il bicchiere mezzo pieno, oltre a vivere meglio, vivono anche più a lungo perché l’ottimismo sembrerebbe essere correlato con la salute del cuore.

Gianni! L’ottimismo è il profumo della vita!”

diceva il poeta, scrittore e sceneggiatore Tonino Guerra in un tormentone pubblicitario dei primi anni ’90. Oltre ad essere il profumo della vita l’ottimismo potrebbe anche essere l’elisir di lunga vita. Una ricerca  pubblicata sulla rivista online Health Behavior and Policy Review” dal titolo: Optimism and Cardiovascular Health: Multi-Ethnic Study of Atherosclerosis (MESA) condotta dal capo progetto Dottoressa Rosalba Hernandez dell’Università dell’Illinois con i ricercatori Kiarri N. Kershaw, Juned Siddique, Julia K. Boehm, Laura D. Kubzansky, Ana Diez-Roux, Hongyan Ning, Donald M. Lloyd-Jones ha dimostrato che le persone più ottimiste sono anche quelle che hanno il cuore più sano ed hanno quindi meno probabilità di contrarre malattie cardiovascolari.

Il capo progetto, la Dottoressa Rosalba Hernandez, infatti afferma che:

“Gli individui ottimisti hanno in media il doppio delle probabilità di non avere malattie cardiovascolari rispetto agli individui più pessimisti”.

La ricerca è stata condotta su un campione di americani formato da 5100 individui di entrambi i sessi e di diverse etnie (caucasica, latina, asiatica e africana) di età compresa tra i 52 e gli 84 anni.

La salute del campione è stata monitorata per 11 anni attraverso alcuni esami clinici che hanno analizzato: la pressione del sangue, il movimento fisico, l’indice di massa corporea, il colesterolo, la dieta e il consumo di alcool e fumo. Alle persone che hanno partecipato alla ricerca, nel corso degli 11 anni, sono stati fatti compilare anche alcuni questionari per verificare il loro stato di ottimismo e/o pessimismo.

I ricercatori hanno riscontrato che, prendendo individui dello stesso sesso e della stessa età, coloro che avevano il più alto stato di ottimismo erano anche coloro che avevano meno problemi cardiovascolari.

La ricercatrice, la Dottoressa Julia K. Boehm in merito alla relazione ottimismo – salute cardiovascolare chiarisce che:

Questo studio ha analizzato l’ottimismo e la salute cardiovascolare nello stesso intervallo di tempo quindi non possiamo dire quale dei due abbia influenzato l’altro”.

Infatti i ricercatori hanno sì scoperto la correlazione tra ottimismo e salute cardiaca, ma non è ancora ben chiaro quale dei due sia causa dell’altro, ecco perché si sono ripromessi di continuare la ricerca anche nei prossimi anni.

Intanto la ricerca ha evidenziato la differenza esistente tra le diverse etnie studiate; ad esempio tra la popolazione latina coloro che sono più pessimisti hanno la probabilità di contrarre malattie cardiovascolari quattro volte maggiore rispetto ai coetanei più ottimisti (è esattamente il doppio rispetto alla media totale di tutto il campione analizzato).

Buon ottimismo e buona mente.

Massimo

Credit Immagine: Ekram Nasrul


Massimo Lattes

Dopo aver completato gli studi in Statistica, mi sono specializzato nell'analisi della comunicazione televisiva lavorando in aziende come Il Sole 24 Ore, Rai, Mtv, Sky e Forbes. Il mio interesse si è poi spostato verso la Psicologia e la Sociologia, con il desiderio di comprender meglio le persone dietro ai dati e numeri. Ho approfondito quindi le mie competenze in Psicologia attraverso studi, letture e partecipazioni a corsi e seminari. L'amore per questo argomento mi ha spinto a creare AudiMente, uno spazio in cui condivido riflessioni sul benessere e sulla crescita personale attraverso l’analisi di ricerche di Psicologia.

1 commento

I commenti sono chiusi.