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E’ un fenomeno diffuso? È tipicamente maschile o femminile? Ma quanto va ad influire su un rapporto di coppia? Si può essere recidivi?

Se A è fidanzato con B e C ci prova con B e per questo motivo B lascia A per mettersi con C siamo sicuri che in futuro B non lascerà C per fidanzarsi con D? Ogni riferimento a lettere esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale. No, non sto andando fuori di lettere, quello che avviene tra B e C in inglese viene chiamato “Mate Poaching” che tradotto letteralmente è il bracconaggio di partner, furto di fidanzato/a. Una ricerca del 2004 pubblicata su “APA”, l’associazione degli Psicologi Americani, aveva analizzato a livello mondiale il fenomeno del “Mate Poaching” ed aveva evidenziato che il 63% degli uomini e il 54% delle donne al momento dell’intervista avevano iniziato la loro relazione sentimentale dopo aver “scaricato” il vecchio partner. I ricercatori (un centinaio provenienti da 53 nazioni diverse), coordinati dal Dottor David Schmitt ordinario di Psicologia presso l’Università Bradley nell’Illinois, intervistando 16.954 volontari di entrambi i sessi e di diverse età hanno scoperto che il fenomeno “Mate Poaching” è più diffuso in Europa e Sud America mentre lo è di meno in Africa e Asia.

Ma sono più gelosi gli uomini o le donne? 

Una seconda ricerca, condotta stavolta solo negli Stati Uniti e in Australia e capitanata dallo Psicologo in indirizzo sociale Joshua Foster dell’Università del Sud Alabama, è invece andata oltre; infatti si sono analizzate quali differenze ci fossero tra le coppie nate tra due persone libere da legami e quelle invece in cui un componente della coppia avesse “mollato” il vecchio fidanzato/a per mettersi con quello/a nuovo/a.

Per capire ciò i ricercatori fecero tre studi nel primo dei quali intervistarono e seguirono per nove settimane un campione di 138 volontari di entrambi i sessi e con un’età media di vent’anni. In questo primo studio venne scoperto che coloro che avevano “scaricato” il vecchio partner per quello nuovo erano anche coloro che tradivano di più, si sentivano meno legati al nuovo compagno/a perché erano meno soddisfatti della relazione attuale e che si guardavano anche in giro alla ricerca di nuovi partner. Invece gli intervistati che si erano fidanzati senza aver dovuto chiudere alcuna relazione preesistente erano quelli più soddisfatti del legame sentimentale del momento e che non si guardavano neanche in giro.

Come capire che lui è quello giusto

I ricercatori fecero un secondo studio, questa volta con un altro campione di 140 individui sempre di entrambi i sessi che furono però seguiti per 10 settimane. Anche in questo caso coloro che avevano “mollato” il partner precedente per quello nuovo avevano manifestato lo stesso atteggiamento di quelli della prima ricerca cioè erano i più insoddisfatti ed infedeli.

Come scoprire se il tuo lui/lei ti tradisce

Questi due studi non fecero altro quindi che confermare il medesimo comportamento di coloro che lasciavano il vecchio partner per quello nuovo cioè insoddisfazione relativamente alla relazione in essere, il che spinse i ricercatori a realizzare un ulteriore studio in cui provare ad analizzare non solo il comportamento ma anche il carattere dei volontari. Nell’ultimo studio quindi, eseguito su un campione di 219 individui di entrambi i sessi, oltre alle consuete domande sulle loro relazioni vennero fatte anche delle domande per valutare il loro carattere e personalità e sapete cosa è venuto fuori?

Lasciamolo dire direttamente al dottor Foster:

“Gli individui che avevano abbandonato il vecchio partner per mettersi con quello nuovo erano tendenzialmente individui passivi, poco socievoli, irresponsabili e narcisi e credo sia questo il motivo per cui fossero perennemente alla ricerca del partner ideale.”

Ma perché rincorriamo tutti l’amore?

Buona mente e attenzione ai “tanti” sostenitori del “Mate Poaching”.

Massimo

Image Credit: Hollenbeck


Massimo Lattes

Dopo aver completato gli studi in Statistica Economica e Sociale, ho sviluppato una specializzazione nell'analisi pubblicitaria televisiva. Ho gestito diversi programmi televisivi sia a livello manageriale che editoriale, collaborando con aziende come Il Sole 24 Ore, Rai, Mtv, Sky e Forbes. Tuttavia, il mio interesse si è spostato verso la Psicologia e la Sociologia, con il desiderio di comprender meglio le persone dietro ai dati e numeri statistici. Ho approfondito quindi le mie competenze in Psicologia e Sociologia attraverso studi, letture e partecipazioni a corsi e seminari. Questo interesse mi ha spinto a creare AudiMente, uno spazio in cui condivido riflessioni sul benessere e sulla crescita personale attraverso l’analisi di ricerche di Psicologia Sociale, Psicologia Individuale e Psicologia Cognitivo-Comportamentale.