
Come nasce il senso di colpa? Ma perché ci piace così tanto sentirci in colpa? Ma il sentirsi in colpa porta a qualche risultato o no? Come fare a sentirci meno in colpa?
Ho appena buttato via la busta dei coccodrì Haribo che mi sono spazzolato in men che non si dica e già mi stanno venendo i rimorsi di coscienza, mannaggia a me!! Voi avete mai fatto qualcosa di sbagliato di cui vi siete pentiti? A scuola non ci hanno mai insegnato a gestire questa sgradevole ma gradevole (leggete oltre e capirete) sensazione ma le ricerche possono darci una mano. È un po’ come se il sentirci in colpa ci facesse stare meglio, ma perché? Secondo il neuroscienziato Alex Korb il nostro cervello trarrebbe ricompensa nel sentirci in colpa infatti:
“L’orgoglio, la vergogna e la colpa, nonostante siano emozioni diverse, attivano i medesimi circuiti neurali nella corteccia prefrontale dorsolaterale e nell’amigdala che a loro volta attivano un senso di ricompensa.”
Il sentirsi in colpa ha inoltre una funzione sociale vedi ricerca presso l’Università del North Carolina in cui viene evidenziato come le persone che si sentono in colpa sono anche quelle più empatiche cioè che si mettono sempre nei panni degli altri. Ed ancora una ricerca presso l’Harvard Business Review evidenzia come le persone che si sentono colpevoli tendano spesso e volentieri a lavorare di più e meglio. Ma qui finiscono i pregi del sentirsi in colpa, infatti ahimè ci sono più aspetti negativi che positivi motivo per cui sarebbe ottima cosa riuscire ad allontanare da noi questo senso di colpevolezza. La dottoressa Kelly McGonigal nel suo libro The Willpower Instinct: How Self-Control Works, Why It Matters, and What You Can Do To Get More of Itcosì infatti scrive:
”In molte ricerche viene evidenziato che le persone iper critiche con se stesse sono anche quelle che hanno la minore auto motivazione ed il peggior autocontrollo. Inoltre l’auto criticismo è il primo sintomo di depressione ed è stato dimostrato che non porta da nessuna parte. È infatti il perdono che ci rende delle persone migliori e non l’auto critica.”
Ma perché è così importante perdonarsi e perdonare?
In realtà il vero problema nel sentirci in colpa è che lo proviamo ogni qual volta facciamo qualcosa di sbagliato ma nello stesso tempo di piacevole vedi ad esempio quando mangiamo qualcosa di buono ma poco sano come i miei tanto amati coccodrillini Haribo 😊
Con il tempo tendiamo infatti ad associare la colpevolezza al piacere (associazione dannosissima) vedi ricerca presso la Nortwestern University. Così infatti scrive il capo progetto la dottoressa Neither Goldsmith:
“Questa associazione cognitiva – piacere/colpevolezza – crea quello che in gergo chiamiamo co-attivazione ripetuta cioè quando facciamo qualcosa di piacevole ma dannoso automaticamente viene attivato il senso di colpa che a sua volta attiva il senso di piacere e così via.”
Ok ma allora cosa possiamo fare per smettere di sentirci in colpa? Diamo la parola al dottor David Burns docente di Psichiatria presso la Stanford University ed autore del best seller Feeling Good: The New Mood Therapy:
“Innanzitutto bisogna saper distinguere la differenza tra un sano senso di rimorso da un eccessivo senso di colpa. Infatti l’errore da non fare è ingrandire troppo l’accaduto dandogli un peso eccessivo”.
Se strappi un fiore in un parco non è come scaricare del liquame tossico in un fiume. L’esempio l’ho fatto perché nel poco tempo libero che ho faccio servizio di volontariato come Guardia Ecologica nei parchi di Milano, quindi se siete a Milano e vi capita di andare al parco occhio che vi tengo d’occhio 😉
Insomma il trucco è riuscire a rimanere obbiettivi senza colpevolizzarsi troppo:
“Capita spesso infatti che il solo fatto di sentirci in colpa per aver fatto qualcosa ci porti a rifarlo. Il vero cambiamento avviene invece quando riconosciamo un errore e troviamo una strategia per non commetterlo di nuovo”
scrive il dottor Burns.
L’emozione di colpevolezza è potentissima, se ti senti cattivo una volta per aver fatto qualcosa di sbagliato allora, molto probabilmente, commetterai la medesima cosa di nuovo e poi di nuovo e poi ancora nuovamente. Meglio quindi riconoscere di avere sbagliato una volta e guardare avanti e magari evitare le tentazioni per non commettere di nuovo lo stesso errore. Così infatti scrive il dottor Burns:
“Avete due opzioni. Potete accettarvi come degli esseri umani imperfetti che ogni tanto possono sbagliare oppure potete odiarvi per il resto della vostra vita, cosa preferite fare?”
Infatti non è per forza bianco o nero, pesce o carne, mare o montagna ma esistono le vie di mezzo. Dobbiamo accettarci come persone che ogni tanto possono commettere qualcosa di poco bello ma non per questo dobbiamo sentirti per forza delle persone cattive.
“Non è che sentendoci colpevoli eviteremo di commettere di nuovo il medesimo errore. Non è che sentendoci colpevoli gli altri ci rispetteranno ed ameranno di più”
scrive il Dottor Burns.
La soluzione potrebbe essere il rimorso che è ben diverso dalla colpa. Il rimorso è infatti sentirsi male per quello che è stato fatto e non sentirsi male per quello che siamo – senso di colpa – così infatti scrive il dottor Burns:
“Il concetto centrale della colpevolezza è puntare il dito solo su se stessi. Bisognerebbe invece indirizzare la colpevolezza al fatto successo cioè essere dispiaciuti per quello che è successo e finirla lì. “
Non siamo delle persone cattive ma semplicemente degli esseri umani che ogni tanto possono sbagliare. In futuro, per evitare di commettere di nuovo il medesimo errore, non dovremo più colpevolizzarci ma semplicemente provare ad avere più auto compassione ed accettazione di noi stessi. Per aumentare la compassione è importante imparare a meditare come anche imparare a chiedersi scusa e ricominciare da capo senza guardarsi indietro.
Buona mente
Massimo