Se-posti-tanti-status-e-metti-tanti-mi-piace-su-Facebook-fermati-un-attimo-e-leggi-qui

Coloro che hanno problemi relazionali e sono più insicuri utilizzano spesso Facebook perché necessitano più attenzione da parte degli altri.

Tutti abbiamo conoscenti o amici che postano status più o meno ogni due ore e non riescono a stare meno di 5 minuti senza mettere un mi piace o un commento. Ma perché lo fanno? Una ricerca pubblicata sulla rivista online Personality and Individual Differences dal titolo: Attachment theory as a framework for explaining engagement with Facebook condotta dal capo progetto Dottor Joshua Hart dell’Università Union College di New York con i ricercatori Elizabeth Nailling, George Y. Bizer e Caitlyn K. Collins ha dimostrato l’esistenza di una correlazione tra un utilizzo smodato di Facebook e una forma di insicurezza personale.

Il capo progetto Dottor Joshua Hart infatti così afferma:

“Rispetto alle persone più sicure, quelle più ansiose e insicure sono anche quelle che cercano un’ approvazione da parte degli altri. Esse riferiscono di sentirsi meglio con se stesse solo quando ottengono tanti commenti, tanti mi piace, o altri feedback positivi sulla loro pagina Facebook, invece si sentono peggio quando la loro attività su Facebook genera poca attenzione”.

La ricerca è stata eseguita su un campione di circa 600 persone di età compresa tra i 18 e gli 83 anni che facevano uso di Facebook. Agli intervistati è stato chiesto di descrivere le loro relazioni sociali e, se li avessero, i loro problemi di relazione ed inoltre sono stati monitorati in merito alle loro abitudini di utilizzo di Facebook.

I risultati della ricerca hanno evidenziato che le persone più insicure erano anche coloro che avevano maggiori attività su Facebook rispetto a quelle classificate come più sicure. Infatti le persone più insicure necessitano continuamente di una approvazione e di una rassicurazione di essere amati e sono in genere molto sensibili alle opinioni degli altri.

La ricerca ha evidenziato che vi sono due tipologie di utilizzatori attivi di Facebook: le persone più ansiogene e le persone più estroverse (di cui i ricercatori si sono riservati di trattarne in un futuro studio anche perché sembra che questa tipologia di utilizzatori non risentano di problemi psicologici).

Le persone più ansiogene sono invece coloro che si rattristano se gli altri non li amano come loro vorrebbero e sono sempre preoccupati di essere respinti e abbandonati ed è per questo motivo che cercano sempre attenzioni e rassicurazioni sulla piattaforma Facebook. Questa è stata la prima ricerca che ha cercato di trovare dei legami tra le personalità degli utilizzatori di Facebook e le motivazioni che li spingono a collegarsi ed a utilizzare il social media.

Il capo progetto Dottor Joshua Hart conclude dicendo che:

“Questi studi hanno evidenziato che alcune persone utilizzano Facebook solo per soddisfare i propri bisogni emotivi e relazionali repressi che sono incapaci di ottenere nel mondo reale….Tra gli addetti ai lavori c’è un dibattito ancora aperto in cui ci si chiede se Facebook rappresenti o meno un’ abitudine sana. Io non so ancora cosa pensare in merito a ciò, questa ricerca ci suggerisce però che la personalità è un fattore troppo importante da non considerarsi quando si studiano le relazioni che avvengono sui social media”.

Buona mente

Massimo

Image Credit: nate bolt

 


Massimo Lattes

Dopo aver completato gli studi in Statistica Economica e Sociale, ho sviluppato una specializzazione nell'analisi pubblicitaria televisiva. Ho gestito diversi programmi televisivi sia a livello manageriale che editoriale, collaborando con aziende come Il Sole 24 Ore, Rai, Mtv, Sky e Forbes. Tuttavia, il mio interesse si è spostato verso la Psicologia e la Sociologia, con il desiderio di comprender meglio le persone dietro ai dati e numeri statistici. Ho approfondito quindi le mie competenze in Psicologia e Sociologia attraverso studi, letture e partecipazioni a corsi e seminari. Questo interesse mi ha spinto a creare AudiMente, uno spazio in cui condivido riflessioni sul benessere e sulla crescita personale attraverso l’analisi di ricerche di Psicologia Sociale, Psicologia Individuale e Psicologia Cognitivo-Comportamentale.

1 commento

I commenti sono chiusi.