Non è per niente complicato, è piacevole ed è accessibile a tutti.

Tralasciamo per un attimo gli aspetti sanitari ed economici legati alla pandemia di COVID–19 di cui siamo “letteralmente” bombardati tutti i giorni e tutte le ore in ogni dove (on line, in tv, sui giornali sui social e chi più ne ha più ne metta). Soffermiamoci invece sulle conseguenze del lockdown che, limitando le nostre interazioni sociali, non fa altro che aumentare il nostro stress, ansia e depressione peraltro già ai limiti.

Ma per fortuna esiste una medicina, un sollievo che può supplire a questa mancanza di interazione sociale e per giunta è una soluzione molto ma molto piacevole.

Eh si dalla foto di Chicco qui sopra avete capito bene, l’aiuto ci arriva dai nostri amici a quattro zampe come ha dimostrato una ricerca presso l’università di York.

I ricercatori hanno infatti monitorato tramite dei test (prima, durante e dopo il primo lockdown da Coronavirus) la salute mentale di 5926 cittadini britannici (alcuni dei quali proprietari di animali domestici).

Ebbene coloro che avevano passato il lockdown in compagnia del loro animaletto avevano mantenuto un buono stato di salute mentale ed avevano sofferto meno di solitudine rispetto a coloro che invece un amico a quattro zampe non lo avevano affatto.

I ricercatori non hanno trovato alcuna differenza sostanziale tra le diverse razze e specie di animali infatti tutti gli animali (cani, gatti, roditori, rettili, volatili etc. etc.) avevano svolto bene il loro compito di supporto sociale durante quell’isolamento forzato.

Gli animali ci aiutano a combattere la solitudine perché sono una presenza fisica e reale (non virtuale!!) costante nella nostra vita.

Durante il primo lockdown dover prendersi cura del proprio amico peloso aveva aiutato le persone a dare uno scopo alle proprie giornate.

I ricercatori hanno notato che i proprietari di animali erano infatti obbligati ad alzarsi dal letto e rimanere attivi per tutto l’arco della giornata per seguire le esigenze dei loro piccoli amici.

Chi aveva un animale, a differenza di chi invece non ne possedeva, doveva mantenere delle abitudini regolari e queste non facevano altro che dare una motivazione alle sue giornate.

Ogni amico a quattro zampe richiede però un investimento di tempo, energia ed anche denaro differenti motivo per cui i ricercatori inglesi raccomandano di capire bene quale è l’animale giusto per noi prima di portarcelo a casa.

Un gatto ad esempio ha meno esigenze di un cane ma è comunque un compagno adorabile, rilassante che ci regala tanta tanta serenità e Chicco non fa altro che ricordarmelo ogni giorno.

Oltre a combattere la solitudine ci sono altri 4 buoni motivi del perché dovremmo adottare al più presto un piccolo amico.

Buona mente

Massimo

Immagine Credit: Chicco


Massimo Lattes

Dopo aver completato gli studi in Statistica Economica e Sociale, ho sviluppato una specializzazione nell'analisi pubblicitaria televisiva. Ho gestito diversi programmi televisivi sia a livello manageriale che editoriale, collaborando con aziende come Il Sole 24 Ore, Rai, Mtv, Sky e Forbes. Tuttavia, il mio interesse si è spostato verso la Psicologia e la Sociologia, con il desiderio di comprender meglio le persone dietro ai dati e numeri statistici. Ho approfondito quindi le mie competenze in Psicologia e Sociologia attraverso studi, letture e partecipazioni a corsi e seminari. Questo interesse mi ha spinto a creare AudiMente, uno spazio in cui condivido riflessioni sul benessere e sulla crescita personale attraverso l’analisi di ricerche di Psicologia Sociale, Psicologia Individuale e Psicologia Cognitivo-Comportamentale.